Ciglia

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Utensili Cartello I

Cerca un pezzo di legno che possa essere usato come bastone da passeggio. Dovrebbe essere abbastanza dritto e alto più o meno fino ad arrivarti all’ascella. Se usi già i bastoncini da trekking, per questo esercizio te ne basta uno solo.

Mentre cammini, presta attenzione ai diversi suoni che l’estremità del bastone emette quando tocca il terreno; ascolta ogni impatto come se fosse a sé stante e apprezza come ognuno di essi sia effettivamente diverso da tutti quelli che lo precedono.

Concentrati sul ritmo ternario prodotto da questa camminata a tre gambe (due piedi e il bastone); i rumori prodotti dallo sfregamento dei vestiti e dello zaino aggiungono un ulteriore livello sonoro a questo ritmo di base.

Nota come, anche se mantieni un passo costante, il ritmo che produci camminando risulta irregolare tanto quanto le caratteristiche del terreno, che variano in continuazione.

Prova a usare il bastone per sentire tattilmente, tramite la mano, la consistenza sempre diversa del terreno.

BASTONE

Mentre cammini, sfrega il terreno con la punta del bastone come se stessi disegnando una linea lunga e continua (a seconda delle conformazioni del suolo, potresti effettivamente lasciare un segno visibile).

Ascolta le risonanze e le vibrazioni del legno (o del materiale di cui è fatto il bastone) provocate dal costante attrito e dagli urti.
Se colpisci una roccia dura, potresti sentire un leggero eco nell’ambiente circostante.

La mano che tiene il bastone subisce ogni sorta di scossoni e vibrazioni; nota come ad una minore pressione del bastone sul terreno deriva una maggiore ampiezza di questi sussulti.

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Mentre cammini, tieni la punta del bastone un poco più in alto del terreno e strofina l’erba e le piante lungo il sentiero.

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Durante l’escursione, mentre fai gli esercizi col bastone, di tanto in tanto e dove è sicuro farlo, avventurati leggermente fuori dal sentiero.

Nota come le caratteristiche del terreno diventano ancora più caotiche ed imprevedibili.

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Se ti avventuri fuori dal sentiero dove la foresta è fitta, calpesta deliberatamente i piccoli pezzi di legno morto in decomposizione che troverai ovunque a terra; ascolta il suono che producono quando si spezzano sotto il tuo peso.

Potrebbe sembrarti di danneggiare la foresta, ma in realtà la stai aiutando a rigenerarsi.

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Cerca un piccolo pezzo di legno e strofinalo contro il bastone con movimenti leggeri, circolari e continui.

Tocca con la punta del bastone alcuni degli oggetti intorno a te; nota come i vari materiali amplificano in modo sempre diverso il suono di questo strofinio, altrimenti piuttosto silenzioso.

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Pensa al tuo bastone da passeggio come a un martello e trova qualcosa che sia stabile, duro e resistente, come una grossa roccia o il tronco di un albero morto.

Impugna saldamente il bastone e battiglielo contro alcune volte; ascolta se si producono degli eco; se non li senti, significa che non stai colpendo abbastanza forte o che sei nel posto sbagliato. Batti con più forza oppure fai l’esercizio da un’altra parte.

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Pensa al tuo bastone da passeggio come a uno di quei martelli che usano i medici per testare i riflessi, e trova un albero morto accanto ad uno vivo.

Picchietta delicatamente le due piante una dopo l’altra; nota come il tronco morto è risuonante e vivo, mentre quello verde, da un punto di vista acustico, risulta sordo e come soffocato.

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Trova un albero morto che sia ancora in posizione verticale nel bosco e che ancora non abbia perso tutti i rami. Appoggia la mano sul suo fusto e spingilo leggermente; se non si muove, individua un albero più piccolo. Se si muove, spingilo ripetutamente; trova un ritmo nella spinta (circa una volta al secondo) tale per cui sembri che l’albero si muova quasi da solo; l’intera struttura dovrebbe oscillare anche spingendo con una forza relativamente ridotta.

Scuoti l’albero morto, mantenendo un ritmo il più possibile costante, e ascolta i suoni che i suoi rami producono quando si sfregano l’uno contro l’altro o quando entrano in contatto con la vegetazione della foresta.

Nota come un movimento semplice, regolare e binario crei un flusso ritmico asimmetrico e instabile.

Ascolta qui alcune registrazioni di alberi morti che abbiamo fatto in questo tratto di sentiero.

oscillazione di un albero

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Mentre cammini, tieni il bastone da passeggio nella mano destra e cerca di fargli toccare il suolo contemporaneamente al piede sinistro; nota come l’andamento del tuo corpo si sbilancia.

PIETRE

Raccogli due pietre di dimensione simile tra loro e che siano comode da tenere in mano. Colpiscile l’una contro l’altra a intervalli regolari, usando ogni volta la stessa forza.

Cerca di modificare il suono risultante solo stringendo e allentando la presa delle mani, o rigirando le pietre.

Ascolta gli eco.

Percepisci l’impatto anche tattilmente, con il palmo della mano e con le dita. Le due pietre trasmettono l’impatto allo stesso modo nelle tue due mani, quando si scontrano?

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Raccogli due pietre che tu possa tenere comodamente in mano, ma una dovrebbe essere leggermente più piccola dell’altra.
Trova un luogo che sia esposto alla luce diretta del sole e colpisci la pietra più piccola contro quella più grande, a intervalli regolari e ampi.

Nota come ogni impatto crea una nuvola di polvere. A seconda della consistenza della pietra, potrebbero staccarsi dei pezzi più grandi; ascolta il suono che fanno queste particelle quando cadono a terra.

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Cerca una pietra che stia comodamente in mano e non sia troppo pesante da portare in giro.
Mentre cammini, tienila in mano, ma cerca di non guardarla; esplora la sua forma e la consistenza della sua superficie solo toccandola.

Immagina che questa pietra sia una mappa tattile* del sentiero:
Trovi qualche corrispondenza con le caratteristiche dell’ambiente che stai attraversando?

Dopo un po’, lascia cadere la pietra e ascolta il suono che fa quando colpisce il suolo.

*Il popolo Ammassalik della Groenlandia orientale scolpiva nel legno mappe tattili della costa groenlandese, da usare in canoa. Queste mappe potevano essere utilizzate all’interno dei guantoni e galleggiavano se lasciate cadere in acqua.

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Raccogli una pietra che stia comodamente nel palmo della mano e stringila fino a quando la temperatura della pietra e quella della tua mano siano identiche.

Dopo un po’, lasciala andare e senti l’eco della sua presenza nella tua mano.

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Quando smetti di camminare, raccogli una pietra e bagnala completamente con dell’acqua.
Appoggiala da qualche parte e di tanto in tanto osserva il suo processo di asciugatura: il modo con cui riflette la luce, la forma delle chiazze dove è ancora bagnata sulla sua superficie e quanto tempo impiega ad asciugarsi completamente.

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Mentre cammini in discesa, calcia debolmente delle piccole pietre con i piedi. Ascolta il suono che fanno mentre rotolano giù.

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